Reporter SIEDP; NL n. 7 - Inverno 2017

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Reporter SIEDP

Aggiornamenti dai principali meeting internazionali
con il contributo degli inviati speciali SIEDP

Let a child be a child: a ognuno il suo mestiere

Una foto di una panchina di Antigua, ma che potrebbe ben adattarsi fuori da una nostra scuola o da un nostro ospedale o ambulatorio pediatrico.
Per quanto ci affanniamo ad essere sempre all'avanguardia sulle ultime conoscenze scientifiche per curare i nostri piccoli pazienti, dobbiamo sempre mantenere prioritario il lato umano della cura per permettere a tutti i nostri pazienti di vivere al meglio la loro situazione, minimizzare il disagio, e migliorare la qualità della loro quotidianità. Lasciando – per quanto possibile – ai bimbi il loro mestiere di essere bimbi.

In questa newsletter, oltre alle presentazioni prettamente cliniche, abbiamo voluto dare spazio anche ad alcuni interventi di Innsbruck che hanno focalizzato sull'aspetto del rapporto umano medico-paziente e le persone dietro la figura professionale del medico.

Antonella Lonero, Reporter SIEDP
Davide Tinti, Reporter SIEDP

 

FOCUS ON

L'ascendente del medico sui target glicemici

Che il rapporto medico-paziente possa influenzare la compliance del paziente e aumenti le probabilità di raggiungimento dei target è risaputo; tuttavia le evidenze a supporto sono poche e sono principalmente di natura antropologico-qualitativa. Di seguito riportiamo alcune esperienze che hanno valutato il potenziale del rapporto umano medico-paziente con alcuni spunti utili per la pratica clinica.

 

Il diabetologo ideale? Un incrocio tra Brontolo e Biancaneve

Con questa brillante similitudine, Fergus Cameron (Melbourne, Australia) ha descritto le qualità del diabetologo ideale, riassumendo così i risultati di un suo recente studio in cui Cameron indagava in maniera sistematica l'effetto del fattore "umano" sull'outcome (Hb1AC target), discriminando i fattori legati alla personalità da quelli legati al tipo di cura...
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Comunicare con i pazienti difficili: il segreto è avere una strategia

Una brillante presentazione quella della psicologa Deborah Christie (University College, London), che per la sessione Meet the Expert sulla "Comunicazione con il paziente" ha messo in scena un role playing molto efficace (con tanto di vero paziente, appositamente arrivato da Londra per l'occasione!), riscuotendo applausi e approvazione dai colleghi in sala...
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CLINICAL PERSPECTIVES

La QOL: non un costrutto ma un obiettivo terapeutico

Le persone affette da diabete dall’infanzia sono soggette ad un elevato rischio di sintomi ansiosi e depressivi oltre che da uno stress amplificato legato al diabete, che si protraggono nel tempo fino all’età adulta e che incidono sull’andamento glicemico e altri aspetti della malattia. Di come affrontare il problema e con quali strumenti ne ha parlato ad Innsbruck Barbara Anderson, passando in rassegna i vari studi sulla QOL e le linee guida l'ISPAD...
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DIAGNOSTIC PERSPECTIVES

ACR, marcatore prezioso per la stratificazione del rischio

Il rapporto albumina su creatinina (ACR) ha un valore predittivo primario nel determinare il rischio renale, retinico e cardiovascolare. La microalbuminuria, anche se si trova all’interno del range di normalità, è un marker non solo della malattia renale, ma anche di una disfunzione endoteliale generalizzata e un potenziale fattore predittivo di altre complicanze vascolari del diabete, come la retinopatia e la malattia cardiovascolare. A presentarci l'importanza di questo marcatore, la nostra conterranea Loredana Marcovecchio (University of Cambridge, UK)...
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MEET THE SPEAKER

Joseph Wolfsdorf

Joseph I. Wolfsdorf

Non capita tutti i giorni di confrontarsi con il Presidente dell’International Society for Pediatric and Adolescent Diabetes (ISPAD), ma grazie all’impegno del Gruppo Giovani (JENIOUS) è stato organizzato un seminario durante l’ultimo congresso ISPAD di Innsbruck. Data la straordinaria possibilità, abbiamo pensato di condividere l’esperienza con tutti i soci SIEDP, in particolare i più giovani, che si trovano in quella fase della loro carriera dove devono decidere cosa fare del proprio futuro...
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